Le noci del Brasile vengono importate esclusivamente dalle foreste pluviali di Brasile, Bolivia e Perù (Sud America), dove gli alberi crescono spontaneamente e il frutto viene ancora raccolto a mano, come da tradizione, richiedendo un notevole impiego di forza lavoro. Il raccolto va da novembre a maggio e il frutto, ancora nel guscio, viene successivamente trasportato dalla giungla all’impianto di lavorazione, attraverso un viaggio avventuroso, in Bolivia.
Qui avviene la trasformazione di circa il 75% della produzione mondiale. L’esportazione da questo paese verso il resto del mondo avviene tramite i porti del Cile, un’operazione non poco gravosa a causa degli ostacoli geografici e delle condizioni climatiche avverse, spesso caratterizzate da forti piogge e inondazioni.
Sebbene vi siano esportatori presenti anche in Brasile e Perù, per il mercato europeo tali regioni ricoprono solamente un ruolo secondario. A differenza di anacardi e arachidi, le noci brasiliane non vengono tostate o salate, ma solitamente ricoperte con zucchero o cioccolato, o confezionate al naturale per la GDO. Godono inoltre di grande popolarità nei mix di noci premium, di alta qualità.